Il LiFi, o Light Fidelity, è una tecnologia senza fili che sfrutta la modulazione della luce LED per trasmettere informazioni in maniera veloce, sicura e sostenibile.
Tutte le fonti LED possono essere potenziali trasmettitori di informazioni e ogni device un potenziale fruitore delle stesse.
La tecnologia (che si presenta con gli standard internazionali IEEE 802.11 e 802.15) funziona grazie alla commutazione on-off della frequenza luminosa. Questa sequenza 0/1 di luce emessa non è visibile all’occhio umano e consente la trasmissione dei dati in modo green, grazie all’assenza di onde radio e all’abbattimento dei consumi energetici legato all’utilizzo di lampade LED di ultima generazione.
Attualmente la velocità massima raggiunta tramite LiFi in laboratorio è di 100 Gbps, quindi oltre 100 volte superiore alle attuali trasmissioni Wi-Fi. A livello commerciale, ad oggi, il LiFi raggiunge la velocità di 220 Mbps.
Lo spettro della luce è 10.000 volte più ampio dello spettro utilizzato oggi per il Wi-Fi, offrendo quindi l’infrastruttura necessaria allo sviluppo delle industrie IoT e Smart City, libere da problemi di saturazione della banda.
La luce può essere confinata all’interno di uno spazio, evitando il rischio di attacchi hackers dall’esterno, come l’eavesdropping. Inoltre il LiFi offre servizi avanzati di localizzazione e autenticazione dei dispositivi connessi.
Ogni lampada LiFi ha un indirizzo specifico. Triangolando i dati di più lampade è possibile definire la posizione esatta di un utente con un margine di errore di 2 cm. Il LiFi è infatti la tecnologia di geolocalizzazione più performante disponibile attualmente sul mercato.
A differenza delle tecnologie Wi-Fi, il LiFi non soffre di problemi di interferenza con altri dispositivi. Permette quindi la trasmissione di dati in luoghi ostili alle onde radio come ospedali, aerei e fabbriche.
Il LiFi è la tecnologia più sostenibile per la trasmissione di dati, in quanto si annullano tutti i rischi legati all’inquinamento da onde radio, i cui effetti sugli esseri viventi sono ancora poco chiari ma potenzialmente dannosi. Inoltre, implementando una struttura al LED di ultima generazione si abbattono notevolmente i consumi energetici.
Un’illuminazione insufficiente può ridurre la capacità visiva, aumentando il rischio di infortuni come scivolamenti, inciampi o urti.
Una distribuzione non uniforme della luce può causare affaticamento visivo e difficoltà nell’esecuzione delle mansioni, incrementando il rischio di errori o incidenti.
Fonti luminose mal posizionate possono provocare abbagliamenti o riflessi compromettendo la visibilità e di conseguenza la sicurezza.
è obbligatorio disporre di sistemi di illuminazione di emergenza che garantiscano una visibilità sufficiente per evacuare in sicurezza o proseguire temporaneamente le attività.