L’INPS ha recentemente pubblicato la Circolare operativa relativa al Bonus Giovani, una misura introdotta dall’articolo 22 del decreto-legge n. 60/2024, noto come Decreto Coesione, e attuata con la Legge 4 luglio 2024, n. 95. Questa iniziativa sostituisce le precedenti formule di decontribuzione INPS sulle nuove assunzioni di giovani under 36.

Il Bonus Giovani si rivolge ai datori di lavoro privati, inclusi quelli del settore agricolo, che assumono giovani di età inferiore ai 35 anni, senza aver mai avuto un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato nel corso della loro vita lavorativa. Sono esclusi i contratti di lavoro domestico e gli apprendistati, per i quali sono previste altre agevolazioni specifiche. Si applica sia alle assunzioni già effettuate che alle nuove, con alcune differenze temporali e territoriali.

C’è tempo fino al 31 dicembre 2025 per inoltrare la domanda. Inoltre, per le assunzioni effettuate dal 31 gennaio 2025, l’agevolazione si applica retroattivamente nelle Regioni del meridione, mentre nelle altre aree del Paese si applica alle assunzioni a partire dal 1° settembre 2024.

I datori di lavoro devono presentare all’INPS una domanda di riconoscimento dell’esonero tramite il modulo online disponibile sul “Portale delle Agevolazioni” del sito INPS, a partire dal 16 maggio 2025. La richiesta può riguardare sia assunzioni/trasformazioni già effettuate sia contratti ancora da instaurare (quest’ultimi solo nelle regioni del Sud). L’INPS verifica la disponibilità di risorse e registra l’incentivo nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato.

L’agevolazione consiste in un’esenzione totale dai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore, (periodo massimo di 24 mesi). Per le assunzioni o trasformazioni nelle regioni del Sud, l’importo massimo sale a 650 euro mensili. Se il rapporto di lavoro è part-time, l’incentivo viene proporzionalmente ridotto.

Per usufruire dell’incentivo, il datore di lavoro deve instaurare il rapporto di lavoro entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione dell’INPS, inviando la comunicazione obbligatoria Unilav o Unisomm. La mancata comunicazione nei termini comporta la perdita del beneficio, che può essere richiesto nuovamente solo con una nuova domanda.

Il programma “Giovani, donne e lavoro 2021-2027” prevede una dotazione di circa 474,6 milioni di euro per il 2025. L’INPS monitorerà costantemente le richieste e, in caso di raggiungimento del limite di risorse, sospenderà le ulteriori ammissioni all’incentivo. Verranno inoltre svolti controlli per verificare il rispetto delle condizioni e prevenire abusi, con eventuale obbligo di restituzione degli importi indebitamente concessi.

L’incentivo non può essere utilizzato in caso di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti all’assunzione, salvo riassunzioni entro il 31 dicembre 2025. Inoltre, non è compatibile con altri incentivi analoghi, come quelli per l’assunzione di lavoratori disabili, ma può essere cumulato con altre agevolazioni, ad esempio per le lavoratrici madri.

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